Il Palazzo del Principe a Muro Leccese

La città di Muro Leccese è conosciuta per le sue testimonianze architettoniche dell´età dei Messapi. Di questa popolazione rimane la cinta urbana del IV secolo a.c. a dimostrazione che Muro era tra le più grandi città del Salento.

Muro Leccese, però, ha avuto anche un´importante storia medievale. Conserva numerosi monumenti megalitici, messapici, bizantini e barocchi tra i quali il famoso Palazzo del Principe.

Il Palazzo fu edificato per volere dei Protonobilissimo, nella seconda metà del XVI secolo sui resti di un vecchio castello medievale costruito per la difesa del Borgo nel 400. Quando le incursioni dei Turchi terminarono, il castello fu modificato per essere trasformato in un palazzo principesco.

Il palazzo

Oggi è una splendida costruzione che si presenta con una bellissima facciata sulla Piazza del Popolo arricchita dallo stemma dei Protonobilissimo, che raffigura un dragone, e da finestre e balconi. Entrando dall´ingresso principale si accede al cortile dove sul lato sinistro si trovano le stalle seicentesche che ospitano oggi il Museo del Borgo.

Nei quattro angoli della sala centrale sono conservati peducci decorati da figure fantastiche alternate a figure umane (il bambino che si affaccia alla vita e un uomo piegato dal peso degli anni). All´angolo opposto del palazzo è situata la piccola cappella ad uso della famiglia feudatale.

Dal cortile

Sempre dal cortile, attraverso una scalinata, si accede agli ambienti del piano nobile con la grande sala del ricevimento e gli appartamenti privati del principe e della principessa. Nella camera da letto, dietro un armadio si conserva la latrina privata, mentre nella sala ricevimenti c´è un camino con incisa la data 1759.

Dal cortile si accede anche agli ambienti del piano interrato dove sono conservate delle grandi pietre sagomate che servivano per reggere le botti di legno per la conservazione del vino e grandi pile in pietra leccese per la conservazione dell´olio di oliva.

Attraverso una scala in ferro si scende nei sotterranei dove si trovano le prigioni. E´ un ambiente terrificante con pareti ricoperte da numerosi graffiti e alcuni disegni. I motivi riprodotti rappresentano animali, figure umane, simboli religiosi ed anche delle tacche che indicano il trascorrere dei giorni di prigionia.

Il palazzo oggi

Oggi, il Palazzo è di proprietà del Comune che ha voluto ospitare nei suoi locali il Museo Borgo Terra, per dare a noi giovani la certezza di vivere in un territorio che possiede, oltre alle bellezze naturali, anche un patrimonio artistico culturale.

Gaia

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